Posologia: Tre dosi al giorno, indifferentemente prima o dopo i pasti.

Avvertenza: puo' indurre crisi d'dentita', dissociazione dai luoghi comuni, opinioni eretiche. Non somministrare a soggetti privi d'ironia. Masticare bene prima d'ingoiare.

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sabato 19 luglio 2008

Il dono della vita

Immagina che qualcuno ti faccia un regalo, una di quelle cose brutte, ingombranti, fragili e di difficile manutenzione. Uno di quei vasi che trovano ragione d'esistenza solo quando in un momento di rabbia li schianti contro un muro o una di quelle cornici piene d'intarsi, fatte apposta per prendere polvere che servono solo a far sfogare la libido ultrarepressa della casalinga media nelle pulizie della domenica, giorno consacrato al Signore e alla nevrosi di queste grandissime spaccacoglioni frigide.
Perche' ti devi sentire in obbligo per una merda del genere?|? Capisco pure se il "regalo" te l'ha fatto quella vecchia zia bigotta piena di soldi, fatti dal defunto consorte usuraio, nella speranza che quando crepa (mai troppo presto) ti lasci qualcosa d'eredita'... ma a parte questi ragioni d'immediato (spero per te) interesse mi spieghi che cazzo te ne devi fare di quest'immensa cagata??? Quel vaso, quella cornice e' il porco inutile regalo che ti hanno fatto quei due luridi presuntuosi dei tuoi genitori, convinti di essere meritori di perpetuare una stirpe bastarda e parassita sulla faccia del pianeta!
Va bene! M'avete fatto sto' regalo?!? E allora se e' un regalo, un vero dono, ne posso fare quello che mi pare! Ignorarlo, sporcarlo, disprezzarlo, buttarlo in un angolo o frantumarlo in infinitesime parti se voglio. E nessuno, dico nessuno ha il diritto d'ingerire in queste mie scelte! Altrimenti non e' un dono ma solo un prestito da strozzino.



Concludo proponendoti quello che e' uno dei migliori "testi suicidali" della musica rock, al pari della piu' nota "The end" dei Doors... si tratta di Still life dei Van Der Graaf Generator di Peter Hammil. Ho fatto una traduzione NON letterale ma "ragionata" della parte finale e credo di aver colto il senso del testo.

Quanto abbiamo contrattato e cosa abbiamo perso?
A cosa abbiamo rinunciato senza neanche saperlo?
Perche' l'affannosa corsa contro la Morte e il Tempo?
Tutto quello che avevamo e' andato, ogni cosa per la quale avevamo lavorato e ci siamo schierati, ora ci mostra la sua vacuita'terrena, la falsita' della Speranza e della Salvezza.
Ma adesso che il letto nuziale e' stato preparato e la dote e' stata pagata, la sdentata, smunta apparenza dell'Eternita' m'accoglie nelle lenzuola pronta all'amore con il suo corpo ossuto.
Mia Sposa ed Io suo per sempre in una natura morta.

Il link al testo originale

E naturalmente per la tua abissale ignoranza e ripugnante superficialita'...
puoi saperne di piu' su Peter Hammil in
http://it.wikipedia.org/wiki/Peter_Hammill



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