Posologia: Tre dosi al giorno, indifferentemente prima o dopo i pasti.

Avvertenza: puo' indurre crisi d'dentita', dissociazione dai luoghi comuni, opinioni eretiche. Non somministrare a soggetti privi d'ironia. Masticare bene prima d'ingoiare.

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giovedì 4 febbraio 2010

Tanto scemo da non andare neanche a Sanremo

E tanto vile da non avere il coraggio delle proprie opinioni di fronte a un coacervo di ipocriti divisi fra vizi privati e finte pubbliche virtù. La prima qualità di un personaggio pubblico deve essere quella di saper reggere con dignità la lapidazione da parte del suo pubblico quando questo è palesemente pilotato da forze contrarie con intento pretestuoso. Ma se teme questo supplizio prima ancora che la sua gente abbia espresso volontà in proposito allora non abbiamo di fronte un uomo ma un cacasotto, un omuncolo fatto d'apparenza senza sostanza. Un due di coppe e non un asso di spade.
Questa è la regola generale, comandamento per chi vuole esibirsi davanti alle folle.
Chiedimi di cosa stiamo parlando, dai! Parlo di quel tassello dell'idiozia nazionalpopolare, della retorica raccattata nei cassonetti il cui possessso è combatutto con i ratti di fogna chiamato Festival di Sanremo. Merce marcia propinabile solo in forma gratuita che se fosse in pay per view non farebbe neanche poche migliaia di spettatori, con i suoi sbrilluccichini fuori moda, lontano dalla Storia e dal sentire comune dei grandi numeri. E parlo dei gossip con cui ci ammorbano i padroni dell'informazione facendo caso degli isterismi di una stellina in carriera, stonata e dalla recitazione canina (senza offesa per i dobermann, sanbernardi, cocker e meticci canidi vari, inclusi gli sciacalli) che va in fibrillazione per i versetti di una filastrocca stupida. Una femmina della cui esistenza mi sentirei offeso se fossi Donna compiuta. Parlo del raro momento di sincerità e non allineamento conformista di un artista di talento che per una volta decide di dare un'opinione non scritta nel copione assegnato e che decide di recitare a soggetto su un canovaccio di pessima qualità scritto, riscritto, sbianchettato e sovrascritto ancora con sempre le stesse cento parole da vocabolario elementare dell'Homo Faber la cui esistenza viene giustficata solo dalla non completezza del supporto Tecnologico di fronte alla contigenza.
Hai capito di chi parlo? No?!? Allora non sto parlando per te! Allontanati che la tua presenza mi infastidisce o se decidi di rimanere, preparati all'insulto e al maltrattamento. Se nell'aspetto esteriore siamo simili, le nostre rispettive strutture cerebrali fanno di noi due specie distinte e separate di cui una sola sopravviverà. E se sarà la mia ad estiguersi, ne sarò felice almeno non vedrò più il tuo grugno ottuso. Ma torniamo a quest'ometto che per un momento ha avuto il coraggio di rivelarsi e dopo meno di 24 ore si smentisce! Un omuncolo il cui abbigliamento nell'arco di una settimana per i suoi costi darebbe da campare a una famigli media per un anno. Un eccentrico che per una volta alla forma abbina una visione non convenzionale dell'essere, poco importa a quanto condvisibile (ad ognuno secondo "libero arbitrio") che per una volta decide di uscire fuori dal coro stonato delle voci bianche per convenienza e prima ancora che si sia spento l'eco della sua voce, si smentisce e fa ammenda ai mercanti del tempio. Stronzetto, cosa hai da perdere? Quella manciata di milioni che di danno dei confort di cui non potresti godere nemmeno se avessi dieci vite da spendere? Ti dichiari depresso con la compiacenza di analisti ben pagati? Che cazzo ne sai della depressione reale di chi ha problemi veri di sopravvivenza perche' non ha avuto il culo che hai avuto te?
E non si puo' permettere il lusso di essere depresso. Depressi, anoressiche, bulimici e malati di ogni nevrotica malattia del benessere, lusso estremo di chi se lo puo' permettere, affogatevi nella vostra Jacuzzi, non attendete l'Apocalisse dei Maya, scegliete una dolce Morte prima di quella lenta e dolorosa che vi attende! Non crediatevi dita di una mano non sacrificabili per evitare la cancrena che portate nella vostra mollezza. Tre dita serviranno e voi non vi mostrate fra quelle indispensabili. Solo pochi fra voi potranno capire e a questi nessun premio è promesso, solo forse potrete essere risparmati dal dolore che voi stessi vi infliggete. Liberati da voi stessi e dalle mura di cui avete scelto di essere prigionieri, lontani dal Reale.

1 commento:

il_pronipote ha detto...

Ammazza quanto sei incazzato!

Coi tempi che corrono se cominci a parlare un linguaggio più di plebe è capace che attiri un seguito di fan.

Che poi ovviamente insulterai!

Comunque lo 'stile veleno' me piace proprio. :)